Per l’attivazione del Laboratorio Territoriali per l’occupabilità L.T.O. “LAB SMART RURALITY” è stata creata una rete che coinvolge non solo scuole di ordine e grado diversi, ma anche enti pubblici, enti locali, camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, università, associazioni, e imprese private.
Il laboratorio ha preso il via dall'incontro di una pluralità di attori che operano sul territorio e che vedono nel “LAB SMART RURALITY” un punto di convergenza per la formazione delle nuove generazioni, per lo sviluppo di nuove competenze, per l'inclusione sociale e la promozione di nuove forme di welfare.
Il progetto è stato condiviso da circa sessanta soggetti giuridici pubblici e privati in una comune pianificazione.La legge 17 del 2015 ha introdotto la possibilità per le istituzioni scolastiche di dotarsi di Laboratori Territoriali per l’Occupabilità al fine di orientare la didattica e la formazione ai settori strategici del made in Italy in base alla vocazione produttiva, culturale e sociale di ciascun territorio.
Sono stati realizzati spazi dall'alto profilo innovativo a disposizione di più scuole del territorio, dove sviluppare pratiche didattiche avanzate in sinergia con le politiche locali per il lavoro e le imprese.
Attraverso laboratori, le istituzioni scolastiche ed educative perseguono i seguenti obiettivi:
a) apertura della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell’orario scolastico;
b) orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy, in base alla vocazione produttiva, culturale e sociale di ciascun territorio;
c) fruibilità di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione di giovani non occupati.

Questa tensione tra mondi del lavoro (intesi come spazi di pratica) e mondi dell’approfondimento e dell’analisi teorica rappresentano una innovazione didattica per i seguenti aspetti:

1. riavvicinamento della didattica scolastica al vissuto reale degli studenti mediante l’uso delle tecnologie (imparare con le tecnologie);
2. realizzazione di occasione di approfondimento critico e apprendimento teorico pratico riguardo le tecnologie ICT (imparare a conoscere criticamente le tecnologie);
3. integrazione e apertura di contenuti didattici da parte di attori economici e istituzionali del territorio, favorendo dinamiche di cooperazione e co-costruzione di conoscenza.

Il progetto può contare su un rete di circa sessanta partner territoriali tra cui, oltre all’ IIS “N. Pellegrini” di Sassari, l’IIS “E. Fermi” di Ozieri, il Liceo “G. Marconi” di Sassari, gli Istituti Comprensivi di Perfugas, Ozieri, Ittiri e Thiesi e Badesi, la Fondazione Istituto Tecnico Superiore Filiera AgroAlimentare della Sardegna, aziende, associazioni, enti di ricerca e numerose istituzioni pubbliche.

La pluralità di soggetti che hanno aderito al progetto dimostra la ricerca di un modello di cooperazione interessato al fare sistema delle competenze, esigenze, peculiarità e culture organizzative più varie al fine di ricercare attivamente e in maniera strutturata nuove opportunità di formazione, inclusione e imprenditorialità.